Cos'è la tolleranza?
Tra il valore misurato e il valore reale vi sarà inevitabilmente un certo margine di errore. L'importante è specificare il margine di errore consentito. In termini di misurazione, la differenza tra le dimensioni massime e minime degli errori ammessi è chiamata "tolleranza". Anche il margine di errori consentito per legge, come nel caso delle norme industriali, può essere definito tolleranza.
Se in un disegno è scritto "60 (+0,045 -0,000)", "60" rappresenta la dimensione di riferimento e "+0,045 -0,000" indica la tolleranza dei limiti massimo e minimo. In questo caso, il limite massimo è 60,045 e quello minimo è 60,000.
Uno dei motivi per stabilire delle tolleranze per le applicazioni pratiche è quello di trovare un equilibrio tra i costi di lavorazione e le funzioni previste dell'oggetto. Una maggiore precisione comporta un corrispondente aumento dei costi di lavorazione. L'importante è garantire che vengano raggiunte le funzioni e la qualità richieste e fissare le tolleranze di conseguenza.
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